Premio Polidoro 2015: la cerimonia di premiazione

La premiazione della XIV edizione del Premio di Giornalismo Polidoro 2015, riconoscimento istituito per ricordare la figura del giornalista caporedattore del quotidiano Il Messaggero scomparso nell’agosto del 2000, si è tenuta venerdì presso l’auditorium Sericchi della Bper all’Aquila.

Il primo premio è andato a Maurizio Di Fazio per l’articolo “Il dolore di quei pazzi del mondo di sotto”, pubblicato su L’Espresso on-line, il 22 dicembre 2014. Nell’articolo si descrive, con grande efficacia espositiva e narrativa, la vicenda legata al ritrovamento di migliaia di cartelle cliniche di internati nel manicomio di Teramo nel periodo 1880-1931. Ne scaturisce un grande racconto del dolore e al tempo stesso una storia aspra della società italiana a cavallo tra la fine dell’800 e i primi anni del novecento. L’autore dell’articolo, basando la narrazione giornalistica su elementi tratti da un volume di Annacarla Valeriano, edito dalla Casa editrice Donzelli, descrive memorie di un’umanità che lottava inutilmente solo per sopravvivere tra una scienza nemica dei diversi e diseredati e i burocratici della morte civile che lavoravano per obliare socialmente le identità e la memoria dei portatori di diversità.

Il secondo premio ad Andrea Rapino con “Quella combine tra Rosburgo e Acerbo che spacco’ il fascio”, l’articolo pubblicato il 27 settembre 2015 su Il Centro nella rubrica cultura e spettacoli. Si narra la vicenda sportivo ­scandalistica riguardante due squadre di calcio abruzzesi, che nel 1927, si contendevano la promozione nella serie cadetta, quella che oggi è la serie B: la Tito Acerbo di Pescara, (risultata dall’unione nel 1926 tra l’Ursus di Castellamare e l’Aternum di Pescara) e il Rosburgo, squadra di Roseto. Il racconto giornalistico si dipana, come un giallo, tra una corruzione denunciata da chi l’ha subita ma anche da chi l’ha messa in atto e una campagna giornalistica per favorire una terza squadra, la Massangioli di Chieti. Un intrigo che mette in crisi gli ambienti sportivi del regime che viene tacitato con l’intervento diretto dello stesso partito fascista.

A Francesca Rubeo il terzo premio con il servizio televisivo “I flauti di Toscanini”, andato in onda su Antenna2 il 14 maggio 2015, per aver realizzato un servizio dal titolo “I Flauti di Toscanini”, andato in onda sull’emittente televisiva Antenna 2. Si tratta di un mini documentario sulla nascita dell’Associazione Toscanini che ha realizzato un’orchestra di flauti composta da tutti elementi giovani e giovanissimi. Immagini e testo concorrono in modo pulito ed efficace a descrivere la genesi di una struttura culturale che si sta affermando nel panorama musicale abruzzese e nazionale.

Menzioni speciali sono state assegnate dalla giuria del premio ai giornalisti Fabio Sciarra per un approfondimento speciale sulla II edizione del festival della montagna 2015, e a Giorgio D’Orazio, per un articolo pubblicato su “D” del Quotidiano Repubblica, dal titolo “C’è un artista nel bosco”.

Il premio alla carriera è andato a Franco Farias, su proposta del presidente dell’ordine dei giornalisti d’Abruzzo, Stefano Pallotta.

Nell’ambito della cerimonia si è parlato di cultura con il convegno sul tema “Silone e il giornalismo”, con Angelo Sabatini (direttore di Tempo Presente), Liliana Biondi (critico letterario) e Antonio Gasbarrini (scrittore).

 

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